Nell'eterna questione su come si stabilisce il valore di un immobile, il centro studi Nomisma presenta un metodo nuovo. si chiama indice di illiquidità e oltre ai tradizionali criteri, include anche gli sconti praticati e i tempi di vendita, sempre più frequenti i primi, sempre più lunghi i secondi. La liquidità di un bene, in termini tecnici, corrisponde alla sua capacità di essere prontamente trasformato in moneta, senza significative perdite in conto capitale. un immobile, di per séè tutt'altro che liquido, perciò nomisma ha deciso di misurare la sua illiquidità, ovvero la difficoltà di farlo diventare liquido. Come? Introducendo gli sconti e i tempi di vendita: più questi aumentano, più l'indice di illiquidità cresce.
Applicato ai 14 maggiori centri urbani osservati nel periodo 2006-2010, l’indice rivela che a fine 2010, nel segmento delle abitazioni nuove e usate l’area meno illiquida risulta essere quella di Milano (con domanda in aumento e sconti bassi, livelli di compravendite ancora esigui, tempi di vendita elevati e prezzi ai minimi), mentre Palermo si colloca all’estremo opposto.
Ecco i livelli di illiquidità determinati da nomisma. il livello minimo è di Milano, stabilito a 100. Ricordiamo che si tratta della migliore performance e più aumenta il livello, peggiori sono le condizioni di vendita
fonte: idealista.it
Nessun commento:
Posta un commento