In fase di trattativa per l’acquisto di un immobile, può capitare, che venga proposto (di solito da un costruttore) o addirittura imposto l’accollo del mutuo del venditore.
Ma cos’è l’accollo? E’ un contratto tra il debitore (accollato) ed un terzo (accollante), con il quale quest’ultimo assume a suo carico l’obbligo che ha il debitore verso il creditore (accollatario). Viene usato dall'acquirente per pagare una parte del prezzo al venditore nella vendita di un immobile già gravato da ipoteca a garanzia di un mutuo bancario: l'acquirente invece di pagare una parte del prezzo al venditore, si assume l'obbligo di pagare alla Banca le rate di mutuo non ancora scadute. Chiaro che si obbliga l'acquirente a prendere un mutuo che potrebbe non essere adatto alle sue esigenze infatti non è possibile intervenire sulla tipologia di tasso, la durata, lo spread, cioè gli elementi già definiti dalla banca che ha erogato il mutuo al venditore. Il vantaggio di questo tipo di operazione può essere determinato dalle spese notarili che saranno conenute perchè l’atto di mutuo è già stato stipulato tra l'Istituto bancario ed il venditore. Se però questo risparmio, obbliga l'acquirente ad accollarsi un prodotto più caro o con un tasso più alto o comunque diverso da quello che avrebbe voluto, è preferibile rinunciare al risparmio dal notaio e far scegliere una soluzione più adeguata alla sua realtà economica. Naturalmente sarebbe sbagliato rifiutare a priori l’accollo; va valutato e confrontato con altre proposte. Se il venditore ha spuntato un buon tasso (cosa non rara sopratutto tra i costruttori) ed il prodotto risulta idoneo ed adeguato, vale certamente la pena di procedere, tenendo anche conto che in alcuni casi è meglio accollarsi il mutuo per poi riservarsi il diritto surrogarlo. Comunque è sempre meglio chiarire subito con il venditore se l'acquirente non è interessato all’accollo (anche perchè magari lo abbiamo già profilato finanziariamente) ed è interessato ad affrontare soluzioni alternative con un professionista del settore.
fonte: buongiornomutui
Angela Parrini
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